Un quarto finale difficile colpisce Manitou
31 gennaio 2025
Manitou ha segnalato un calo del fatturato del 19% nell'ultimo trimestre del 2024, con vendite nell'Europa settentrionale in calo del 36% rispetto all'anno precedente.
I ricavi nell'Europa meridionale sono diminuiti del 16% nel trimestre e del 10% in Asia e Medio Oriente. Solo nelle Americhe il settore OEM ha registrato una crescita, con un aumento del 3% su base annua.
Un sollevatore telescopico Manitou MRT 2260. (Foto: Manitou)Il difficile ultimo trimestre, che riflette le cattive condizioni economiche in mercati come la Germania e i Paesi nordici, ha portato a un calo del 7% dei ricavi dell'intero anno, attestandosi a 2,66 miliardi di euro, rispetto ai 2,87 miliardi di euro del 2023.
Le vendite dei prodotti, che rappresentano l'85% del fatturato, sono diminuite del 9% nell'anno, mentre la divisione servizi e soluzioni di Manitou ha registrato una crescita del 3%.
Michel Denis, Presidente e CEO di Manitou, ha dichiarato: "I ricavi del gruppo per il 2024 sono in linea con le aspettative, inferiori del 7% rispetto al 2023. Questo calo è particolarmente evidente nel Nord Europa, in particolare in Germania e nei Paesi nordici.
“L’attività del quarto trimestre del 2024 è diminuita rispetto al quarto trimestre del 2023, che aveva raggiunto un livello record, creando un effetto base sfavorevole.”
Denis ha affermato che l'attività in Nord America si è ripresa durante l'ultimo trimestre "e questa regione rimane più dinamica per il gruppo". Ha aggiunto che il lancio di nuove gamme di prodotti e altre misure (vedi articolo sotto) dovrebbero consentirgli di "sfruttare al meglio le condizioni favorevoli in [Nord America] nel 2025".
Più positive le notizie sull'acquisizione ordini per il terzo e il quarto trimestre del 2024, che secondo Manitou è salita a un livello mai visto dal terzo trimestre del 2022. Il valore del portafoglio ordini superava 1 miliardo di euro alla fine del 2024, rispetto ai 2,3 miliardi di euro alla fine del 2023 e ai 3,5 miliardi di euro del quarto trimestre del 2022.
"Questo slancio conferma il graduale ritorno dei mercati a modalità operative più fluide", ha affermato Denis. "Tuttavia, nell'Europa settentrionale, i livelli di inventario dei concessionari sono ancora piuttosto elevati in alcuni paesi".
Denis ha affermato che si prevede che i ricavi del 2025 saranno simili a quelli del 2024.
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