United Rentals mantiene lo slancio e migliora le prospettive
23 ottobre 2025
United Rentals ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l'intero anno, con ricavi previsti e spese in conto capitale per la flotta probabilmente superiori a quanto precedentemente dichiarato. L'azienda ha affermato di aver continuato a registrare una crescita del mercato, in particolare per i progetti di grandi dimensioni.
Attualmente stima ricavi annuali compresi tra 16,0 e 16,2 miliardi di dollari, rispetto ai 15,8-16,1 miliardi di dollari precedenti, e una spesa lorda in conto capitale per la flotta compresa tra 4,0 e 4,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 3,65 e 3,95 miliardi di dollari precedenti.
I ricavi totali del terzo trimestre dell'anno sono aumentati del 5,9%, raggiungendo i 4,23 miliardi di dollari, con i noleggi generali in crescita del 3,1% e quelli specializzati in crescita dell'11,4%. Quest'ultimo rappresenta circa un terzo dei ricavi da noleggio dell'azienda. L'utile EBITDA è aumentato del 2%, raggiungendo 1,91 miliardi di dollari nel trimestre.

Matthew Flannery, amministratore delegato di United, ha affermato che l'azienda ha continuato a "puntare sulla crescita sia nei nostri noleggi generali che nelle attività specializzate, e le nostre previsioni aggiornate riflettono lo slancio che prevediamo di mantenere per il resto dell'anno".
"Guardando al futuro, siamo incoraggiati dalle opportunità di crescita che i nostri clienti vedono all'orizzonte, in particolare nell'ambito di grandi progetti e nei principali settori verticali."
Ha affermato che il modello one-stop-shop, i livelli di servizio e la tecnologia di United la differenziano "e ci consentono di superare il mercato".
La presentazione dell'azienda agli investitori includeva "obiettivi ambiziosi" per un fatturato di 20 miliardi di dollari entro il 2028, di cui 7 miliardi di dollari sarebbero stati generati da noleggi specializzati.
Ciò significherebbe un tasso di crescita annuo composto (CAGR) di circa il 7,5% per l'intero business e più vicino al 6% per i prodotti specializzati. Se realizzato, ciò comporterebbe un rallentamento significativo della crescita dei prodotti specializzati, che ha registrato un CAGR del 20% tra il 2014 e il 2024.
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